martedì 17 gennaio 2012

ranc(u)ore



Energia dirompente,
carica di ostilità.
Sentimento astioso,
carico di amarezza.
Antidoto miracoloso
carico di aggressività.
Strategia virtuosa 
che tempra lo spirito.
Forza ambigua
che guida nel buio.
Luce straniera che illumina il cuore.
Nodo allo stomaco
che fa scalpitare l'anima.
E' l'unica ragione che ho
per combattere,
l'unica strada da poter scegliere.
E' il grido propiziatorio prima della battaglia,
la paura di incontrare il dolore...
la consapevolezza che altrimenti si riconoscerà la paura.
Il timore di perdere il timone e di cominciare a soffrire.
La soluzione allo sconforto,
la mole per reagire...
l'unica sensazione a cui aggrapparsi pur di non morire.


   



© Ambra De Prisco


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sabato 14 gennaio 2012

...E non mi piace respirare



Questo è tutto quello che sai darmi...brevi attimi di serenità, lievi sensazioni di benessere...

E non dovrei accontentarmi ma temo che solo ciò che sono adesso sarà lì per sempre.
Mi sale un'ansia che non oso descrivere mentre una lieve piaga mi scortica l'anima...

E non mi piace respirare, non riesco a farlo, ecco tutto.
Tutto ciò che mi sta intorno e che entra dentro di me attraverso il mio sguardo mi sembra illogico. Non temo ciò che non conosco...io temo le mie reazioni...interne, soffuse, soffocate.

E non ditemi che non dovrei...non resisto e non voglio, o semplicemente non ci riesco.
Il passato insegna ma ciò che resta è soltanto quella giusta e semplice voglia di sentirsi vivi...
Vorrei del tempo da dedicare a te, senza pensare alle conseguenze sul domani...vorrei che il tempo si fermasse e che il domani diventasse niente...
Non so nemmeno se quello che mi darai varrà la pena che sto provando...non mi pongo questo tipo di domande...ciò che odio sono le risposte...soprattutto quando non coincidono con i miei propositi.


© Ambra De Prisco



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mercoledì 4 gennaio 2012

per sbaglio, Verdena: wOw





2011
E' decisamente la canzone che ho ascoltato di più quest'anno. Intensa. Immensa. Indefinibilmente perfetta.
Questo è il mio tributo ai Verdena, coi quali, almeno fino a WoW, avevo comunicato poco.
Poi, da quella 3 traccia in poi, ascoltata quel lontanissimo giorno di un acerbo 2011, sono iniziate le parole, le frasi, i discorsi, le confidenze, i consigli, il confronto ed il dialogo.
Grande album, doppiamente grande se si pensa che è un doppio.
Grazie per quel violino e per quell'acido.
Direi che è proprio salito in me...forse in un caffè...più di un'ora fa...



lunedì 2 gennaio 2012

Perché scrivo?

Girando per il web, ho notato che molti scrittori cominciano il proprio blog cercando di spiegare, razionalizzando, il motivo per il quale scrivono e non ne capisco proprio il perché.
Mi è venuto, onestamente, da chiedermi la stessa cosa. 
Perché io scrivo? 
Sono rimasta un po' in silenzio e mi sono guardata attorno. Boh, beh, bah...sì, certo. 

"Perché sì" mi è venuto da pensare e credo che non ci sia eloquenza maggiore procreabile dalla fusione di altre parole se non queste. 
Beh, io scrivo.
Se non dovesse piacere a nessuno, io continuerò a scrivere...e se nessuno capirà di cosa sto parlando, meglio ancora.
Se mi prenderanno per pazza, avrò raggiunto il mio scopo e  se sgraneranno gli occhi, allora sì che mi compiacerò.
Chissenefrega del giudizio altrui.
Io scrivo per me. Punto e basta. E nessuno può togliermi il diritto di scrivere, di qualsiasi cosa io voglia, di ciò che mi circonda e di ciò che non conosco, di ciò che mi emoziona o di ciò che mi lascia indifferente.
Io scrivo e non mi sento speciale né tantomeno privilegiata.
Chiunque può scrivere, e se ha voglia deve farlo, a prescindere dal risultato.
Se ci prende l'istinto di colorare i righi del taccuino di inchiostro nero e pensoso, bisogna lasciarsi andare alle parole dell'anima e se abbiamo bisogno di urlare silenziosamente la nostra rabbia al mondo, basta imprimerla sulla carta.
Non c'è cosa più bella di poter ritrovare se stessi e quello che siamo stati su quella carta ingiallita dal passare degli anni. 
Non c'è sensazione più intensa del vedersi impressi in una fotografia "cartacea" colorata d'inchiostro. 
Chiunque può scrivere se vuole farlo. Cattivo o buono, comunque sia il risultato, ciò che conta è che faccia star bene in quel momento, e ancor più bene una volta abbandonati lì i pensieri.
Perchè scrivo?
Perché sì, io scrivo e scrivo per me stessa e se scrivere mi fa sentire viva e soprattutto libera, allora le emozioni che dipingerò a penna sicuramente arriveranno a coloro che le vedranno ritratte di nero.



© Ambra De Prisco



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