Sea Change
Odio a morte la radio.
In auto mi indispongo e mi acciglio se sono costretta ad ascoltare musica che non ho scelto, condita di spot pubblicitari e imposta alle mie orecchie dall'intervallo che intercorre l'uscita di un cd e l'entrata di un altro nello stereo.Non riesco proprio ad accettare che qualcun'altro scelga la musica per me.
La musica accompagna i pensieri e scandisce gli istanti della nostra esistenza per cui deve essere quella giusta e non può essere scelta "a caso".
Se è vero che il pianeta Terra pullula di canzoni e che si può tranquillamente affermare che sono state scritte canzoni praticamente su tutto, non si può non ammettere che ci sono attimi della nostra giornata che sembrano proprio calzare perfettamente dentro una canzone.
Il nostro rapporto con la musica è fondato sul baratto continuo, su di un reciproco, equo e leale scambio.
Stamattina ho aperto il cassetto dove custodisco i miei dischi e ho deciso di portare con me, e di ascoltare in auto, "OUTBURSTS" dei Turin Brakes.
Io amo i Turin Brakes. Conosco talmente bene la loro musica che mi pare di conoscere la loro vita dettagliatamente.
Gale e Olly hanno scritto in musica le loro storie ed io l'ho lette, ascoltare, rilette, interiorizzate, fatte mie ed ora appartengono a me.
Così come la mia storia appartiene a loro: non c'è attimo della mia esistenza da "adulta", infatti, che non sia collegato a loro, in un modo o nell'altro.
Loro sono praticamente tutta la mia vita, ed io, a mio modo, sono la loro.
Inserendo quel disco nello stereo della mia auto mi sono piombati addosso come una cascata tutti i ricordi legati alla loro musica. E sono davvero tanti.
20 minuti. Questo è quanto, questo è il tempo che impiego per arrivare a lavoro in auto. 4 canzoni, non oltre e 1200 secondi...infiniti, intensi, bellissimi, come ogni attimo della mia esistenza.
E' sconcertante prendere d'improvviso coscienza che ricordi seppelliti in un cassetto possono inaspettatamente riaffiorare nitidi, come se fossero quotidiani.
Ed è ancora più incredibile provare sensazioni ormai lontane e sentirle scorrere vibranti e vive come mai prima.
Il potere della musica: battere ovunque, fortissimo, a tempo...accorciare la distanza e la lontananza, rompere la monotonia, accendere la malinconia, strappare un sorriso e far piangere lacrime amare, tutto in un istante, in un attimo che moltiplicato per 1200 secondi, 4 canzoni e venti minuti è la storia della mia vita, racchiusa in due voci delicate e nel suono di due chitarre armoniche che hanno capovolto il mio mondo, rifocillato di aria fresca la mia anima, purificato i miei pensieri e risollevato il mio cuore in un istante che è diventato "sempre" nel momento in cui ho capito che non volevo separarmi da quel suono e quelle parole che sono diventati miei e resteranno soltanto miei, anche quando li udirò provenire da un altro mondo che non mi appartiene perchè di lì in poi apparterrà soltanto a me, come mia resterà sempre l'emozione di quell'ascolto, che è amore assoluto e puro e passione, interminabile ed eterna.
© Ambra De Prisco


